Il Frutto del Dragone, la pitaya…non solo antiossidante!

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Pitaya, il frutto del Dragone

La Pitaya (Steneocereus pruinosus) è un cactus colonnare che cresce nelle foreste naturali. Si può trovare nelle regioni limitrofe il fiume Balsas e nelle Valle del Tehacan nel Messico Centrale. Esso è utilizzato come materiale da costruzione, come foraggio, come recinzione vivente e come carburante.  I suoi frutti invece, per il loro sapore particolarmente dolce, vengono consumati dalla popolazione da secoli.  Per il colore della loro polpa, è stato possibile suddividere la Pitaya in sei varianti: Rossa, Gialla, Arancione, Viola, Bianca e Rosa.

Che cosa contiene la Pitaya di interessante per la nostra salute?

Il potere antiossidante della Pitaya

Perchè la Pitaya ha questa variabilità di colore? Semplice: contiene le betalaine, pigmenti naturali che donano colore a fiori e frutti, hanno un elevato potere antiossidante e un’elevata capacità di rimozione dei radicali liberi.

Le betalaine si dividono in betacianine e betaxantine: le prime donano un colore che va dal rosso al violetto, mentre le seconde dal giallo all’arancione.

Le proprietà della  Pitaya Rossa

In questi ultimi anni l’attenzione si è concentrata sulla Pitaya rossa (Hylocereus polyrhizus) chiamata anche “Frutto del Dragone”: essa infatti  si è rivelata utile contro infiammazione, aterosclerosi e iperlipidemia.

Selenio

Oltre a queste caratteristiche  ha un elevato contenuto in selenio che, nell’ambito di un’alimentazione varia e salutare, ha un effetto cardioprotettivo riducendo il rischio di ischemia.  Il selenio si è anche dimostrato utile nella detossificaizone da metalli pesanti e nella prevenzione del cancro.

Zinco

Ma non finisce qui, il Frutto del Dragone è anche il maggior fornitore di zinco, che è importantissimo nel bilancio con il rame: un basso rapporto zinco/rame porta infatti a sintomi quali  depressione, ansia, sindrome premestruale severa, memoria alterata, sbalzi d’umore, perdita di appetito e diminuita maturazione sessuale. Possono contribuire ad un minore assorbimento di zinco lo stress e i contraccettivi orali.

Magnesio

La Pitaya rossa è inoltre una delle principali fonti di magnesio (seguono la banana e il kiwi) coinvolto nelle funzioni nervose e muscolari. La sua carenza, molto comune nei bambini che consumano poca verdura, può indurre apatia, depressione, tremori, debolezza muscolare e aritmie.

Vitamina C

Ulteriori caratteristiche che rendono interessante e utile il consumo del frutto del dragone è il suo elevato contenuto in vitamina C (50 mg/100 g di frutto) e il suo basso apporto calorico (50 kcal per 100gr) che è paragonabile a quello di una mela.

In conclusione quindi, la Pitaya rossa si sta rivelando un frutto dalle grandi potenzialità che sono ancora oggi oggetto di numerosi studi. Come, quanta e quando consumarla chiedetelo alla vostra nutrizionista di fiducia!

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Dott.ssa Chiara Rigon