Arriva il controllo: e se non sono stato abbastanza bravo?

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In questo ultimo periodo alcuni pazienti mi hanno telefonato dicendomi che avrebbero voluto rimandare il controllo perché non erano stati abbastanza “bravi” (secondo loro) e preferivano venire quando il loro peso gli avrebbe fatto fare bella figura.

A queste affermazioni mi viene sempre da sorridere…ma se una persona è in cura dallo psicologo.. ci va solo quando sta bene? Credo proprio di no…E allora perché dal nutrizionista si va solo se si è diventati dei modelli?

Tranquillizzo sempre i miei pazienti su questo: fare la dieta è difficile! E’ molto difficile perché il cibo non è solo mero carburante dell’organismo, ma è vita, è ricordo, è convivialità, è gioia, è passione e a volte è rabbia, è paura ed è tristezza. Nel cibo sono racchiuse troppe sensazioni ed emozioni per poterle limitare e rinchiudere all’interno del peso di una bilancia.

Inoltre, molto spesso, l’idea del paziente è completamente sbagliata!

Aiuto, arriva il controllo!

Proprio l’altro giorno una mia paziente mi ha chiamato e mi ha detto: -Dottoressa, non sono stata attenta, avevo Comunioni, Cresime e ho sgarrato tanto, mi vergogno a venire al controllo perché dalla mia bilancia non ho perso peso!-

-Signora non si preoccupi- le dico io. -Li ha fatti gli esercizi che le ho dato?-“

-Sì li ho fatti dottoressa, ma ho mangiato tanto!-

-Se non se la sente di venire non la obbligo signora, ma le consiglio di non saltare il controllo.-

Alla fine la signora non salta l’appuntamento e si reca in visita da me. Mi racconta delle ultime settimane soffermandosi sui pranzi delle Comunioni e delle Cresime, senza rendersi conto che aveva certamente fatto degli sgarri durante i festeggiamenti (in ogni caso durante le Festività importanti è vietato fare la dieta!), ma che il suo stile di vita era radicalmente cambiato in positivo. Glielo faccio notare ma la signora non pare convinta. Allora eseguiamo la bioimpedenziometria. Ed è vero. La signora non aveva perso peso, ma aveva acquistato oltre 3 chili di massa magra ed aveva perso il 3% di massa grassa. Il suo peso era lo stesso ma la composizione corporea era radicalmente cambiata. A volte il peso in sé può dire una mezza verità, e non sempre è la metà che ci aiuta a continuare a seguire un diverso e più salutare stile di vita.

Se la signora non fosse venuta e avesse continuato a pesarsi tutti i giorni sulla sua bilancia di casa? Non avrebbe visto cambiamenti e si sarebbe depressa, oppure avrebbe ristretto l’alimentazione abbassando il metabolismo e perdendo la massa magra che aveva guadagnato.

Invece è andata via motivatissima e contenta.

E senz’altro questa serenità si ripercuoterà anche sull’alimentazione perché nessuno di noi è fatto a compartimenti stagni, ma siamo un tutt’uno e anche l’alimentazione è un’intimissima parte di noi.

Dott.ssa Chiara Rigon

Dott.ssa Chiara Rigon